È stato pubblicato sul sito del Comune il bando per la riqualificazione di piazza Papireto.
L’opera risulta inserita nell’elenco annuale (cat. 11 – progr. 090) del vigente Piano Triennale OO.PP. 2017-2019 approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 475 del 22 settembre 2017.
L’intervento è previsto con un importo di € 580.000,00 finanziato con fondi della L.R. 25/90
La durata dell’appalto è fissata in 240 (duecentoquaranta) giorni dalla data di consegna lavori.
Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione è entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 30.01.2018
Prima seduta pubblica si terrà alle ore 9:30 del giorno 31.01.2018.
Stato di fatto
La piazza Papireto è uno spazio di notevoli dimensioni, all’interno del Centro Storico di Palermo tra le vie Matteo Bonello e Papireto, a quota inferiore rispetto a quest’ultima via.
Il tratto iniziale di via Papireto, sovrastante la piazza, ha un andamento ad “esse” per raccordare la via Bonello con la via Papireto. Il salto di quota rispetto al sedime della piazza è delimitato da un muro di contenimento in conci regolari di calcarenite che segue il tracciato stradale.
Sulla piazza prospettano edifici a tre e quattro livelli, alcuni palazzetti e la mole dello storico Palazzo Santa Rosalia, attuale sede dell’Accademia delle Belle Arti.
Con il primo stralcio dell’intervento in questione è stato recuperata la pavimentazione in basolato della zona della piazza Papireto antistante il Palazzo Santa Rosalia e della porzione di piazza in acciottolato con ricorsi in pietra di Billiemi fino all’intersezione con la via Gianferrara.
Oltre alla piazza Papireto l’area di progetto comprende i tratti della via dei Carrettieri e della via Gianferrara, tra la piazza Papireto e la via Matteo Bonello; comprende, altresì, il vicolo Papireto, il prolungamento della via Gioiamia, oltre la via Bonello, e l’area triangolare compresa tra tale pro- lungamento, la via Matteo Bonello e via Papireto.
Tipologia e stato di conservazione delle pavimentazioni esistenti.
La via Carrettieri è pavimentata con basole di Billiemi, in discrete condizioni di conservazione, con monta centrale, poste a “spina di pesce”, con canalette laterali raccordate agli edifici con fasce di basole poste ortogonalmente all’asse stradale.
La via Gianferrara e il vicolo Papireto sono attualmente rifinite da uno strato di asfalto, posto pre- sumibilmente sui resti dell’originaria pavimentazione in pietra.
La sede stradale del prolungamento della via Gioiamia è pavimentata in calcestruzzo, in cattive condizioni di conservazione. La parte della strada antistante gli edifici è pavimentata con una fascia di raccordo costituita da basole stradali poste ortogonalmente all’asse stradale, completata da una canaletta di scolo.
La pavimentazione della porzione di piazza Papireto, esclusa dalla realizzazione del I Stalcio, è in pessime condizioni di conservazione per l’intenso uso veicolare e per il cattivo funzionamento del sistema di smaltimento delle acque piovane. Si possono, tuttavia, distinguere brevi tratti dell’originario acciottolato con guide di pietra di Billiemi.
L’area triangolare pavimentata in battuto cementizio, delimitata dal prolungamento della via Gioia- mia, dalla via Matteo Bonello e da via Papireto è in cattive condizioni di conservazione; le radici af- fioranti delle alberature lungo la via Matteo Bonello ne hanno, inoltre, deformato in più punti la pa- vimentazione.
Il paramento del muro di contenimento della via Papireto è in pessime condizioni di conservazione con presenza di erbe infestanti, di ampli tratti degradati e di conci mancanti. La scala di collega- mento della via Papireto con la sottostante piazza ha una rampa con gradini in pietra di Billiemi e l’altra con gradini in travertino. Entrambe le rampe sono in cattivo stato di manutenzione.
Descrizionedell’intervento.
Nel progetto in questione sono previste le seguenti opere: il completamento del rifacimento dell’acciottolato della piazza Papireto tra la via Gianferrara e il prolungamento della via Gioiamia, il rifacimento del battuto cementizio della zona triangolare alberata e del marciapiedi di piazza Papi- reto, il rifacimento del basolato della via Gianferrara e del vicolo Papireto, la pavimentazione in ac- ciottolato e basolato del prolungamento della via Gioiamia, la manutenzione straordinaria del baso- lato di via dei Carrettieri, nonché, il recupero del muro di contenimento della via Papireto e dellascala di collegamento tra la via e la stessa piazza.
La zona triangolare viene prevista con disegno delle guide in pietra con un unico piano inclinato, i campi in battuto cementizio sono previsti con finitura rigata antiscivolo.
Per l’intera area di progetto è previsto uno scavo di sbancamento fino alla quota – 0,50 m, con esclusione dell’area triangolare e del marciapiedi, quota da cui verranno ricavati gli scavi a sezione obbligata per la posa in opera degli impianti, dopo il ricolmo degli stessi verrà realizzata una mas- sicciata stradale con tout-venant di cava dello spessore di 25 cm e su questa verranno posate le pavimentazioni.
L’acciottolato sarà realizzato con ciottoli di fiume, in pietra dura, collocati di coltello su un letto di posa, composto da un impasto umido di sabbia e cemento, gli stessi verranno costipati e livellati a mano con l’uso di mazza lignea e i giunti verranno saturati con sabbia fine.
L’acciottolato sarà riquadrato in campi delle stesse dimensioni di quelli realizzati nel I stralcio, deli- mitati da guide costituite da basole di pietra calcarea grigia di Billiemi o similare, spicconate, delle larghezza di cm 25 poste a correre.
I basolati stradali saranno realizzati con basole di pietra calcarea grigia di Billiemi o similare, con superfici a vista spicconate, collocate su un letto su di posa realizzato con impasto umido di sabbia e cemento, costipate e livellate a mano con l’uso di mazza lignea.
Per la via Carrettieri, in discrete condizioni, è prevista una manutenzione del basolato esistente e la revisione degli impianti tecnologici. Detta manutenzione consiste nella dismissione, spicconatura e ricollocazione delle basole, nella integrazione di quelle mancanti con analoghe di pietra di billiemi. Il basolato della via Gianferrara verrà realizzato con la stessa sezione tipo della via dei Carrettieri. Il basolato del vicolo Papireto, invece avrà sezione tipo con scolo delle acque al centro della stra- da.
Per la pavimentazione in battuto cementizio dell’area triangolare si prevede la dismissione di quello esistente, il livellamento del terreno sottostante per la nuova sistemazione, la realizzazione delle guide e delle orlature con elementi di pietra calcarea di Billiemi o similare e la realizzazione del nuovo battuto cementizio dello spessore complessivo di 8-10 cm.
Per le alberature esistenti, che verranno mantenute, si prevede il loro inquadramento in due campi in sostituzione degli attuali cercini. Il bordo delle due aree sarà realizzato con profili di ferro pieno delle dimensioni di mm 100 x 10.
Nuovo impianto fognario.
Nel progetto è prevista la revisione e la razionalizzazione del sistema di smaltimento fognario dell’area.
Le nuove condotte principale ( 500 e 300) saranno posate in scavi di adeguate dimensioni e sa- ranno rinfiancate e imbottite con sabbia; gli scavi verranno riempiti con materiale arido siliceo e mi- sto granulare stabilizzato fino alla quota di – 0,50 m dalla sede stradale.
Il sistema di raccolta delle acque meteoriche è previsto con caditoie stradali sifonate antiratto con basi di raccolta in pietra calcarea grigia di billiemi o similare.
Il nuovo impianto fognario sarà completato dal sistema di raccolta delle acque nere e delle acque bianche provenienti dai fabbricati con pozzetti sifonati, nonché, dai relativi collegamenti ai collettori con tubazioni in PVC del diametro di 200 e 250 mm.
Impianto di pubblica Illuminazione
Nel progetto è prevista la predisposizione dei pozzetti, dei tubi montanti in acciaio e dei cavidotti necessari al completamento dell’interramento delle linee di alimentazione dell’impianto di pubblica illuminazione dell’area di progetto.
È possibile consultare il bando al seguente LINK
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Un intervento positivo! Ci voleva! 🙂
Neanche una scultura? Ne’ una fontana moderna?
Se la Capitale Italiana della Cultura 2018 vuole cominciare così, io so già come andrà finire: tutto fumo e niente arrosto!
Alle prossime elezioni vorrei candidare Palermo la malata e Filotramviaria (ma che sia una sola persona con due ridicoli pseudonimi ?) Rispettivamente come Sindaco e Vicesindaco, poi gli diamo 6 mesi di tempo (anche 9, toh) e con le risorse a loro disposizione (che sono quelle attuali) e poi facciamo un check dei grandi miracoli che avranno compiuto…
Sé! Sé! Troppu fuoirti cumpà! Un’idea troppu troppu coinna rura!
La tua ipotesi che filotramviaria e Palerma La Malata siano la stessa persona indica la tua incapacità di notare differenze stilistiche delle 2 scritture: ortografie, grammatiche, rispetto delle coniugazioni verbali, ritmi, fluidità e toni sono totalmente differenti.
Povero Marcus! Anche questa volta hai vomitato una delle tue stronzate!
Bene. Speriamo che la prossima sia la vicina Piazza Sant’Anna al Capo, dalle incommensurabili potenzialità.
tempo addietro fa fatta quella striscia di verde sul ciglio della terrazza di piazza sant’anna. non ho mai capito se questa piazza fosse prima occupata da palazzine e scalinate come nelle zone accanto, e sia il risultato di un terrazzamento. in una delle tante riforme urbanistiche si tentò di spostare tutto il mercato del capo lì, e di chiamarlo mercato degli aragonesi. furono realizzati una copertura in ghisa in stile liberty e i posti per le botteghe. ma i bottegai ignorarono il nuovo mercato, preferendo rimanere fedeli alle tradizioni. sicché la copertura fu abbattuta, e il capo, per quanto sofferente, resta uno dei posti più vivi del centro storico. oggi la piazza è un posteggio immondo corredato da spazzatura e auto bruciate. la vista della cattedrale ne fa uno dei posti più panoramici del centro storico. allora si sgomberi subito dalle auto e si faccia una villetta con aranci, limoni, manderini, melograni, nespoli, allori, lentischi, carrubi. un affaccio con ringhiera di ghisa e una fontana al centro.
Plauso!
La vera domanda è: continuerà a essere l’ennesima “piazza-posteggio” cittadina?
..alberi …alberi, arriverete mai in questa città? Chi parla con i progettisti e glielo suggerisce?
Piazza Borsa e piazza Bottego sono dei tristi precedenti (ma che ci vuole alasciare un po di terra scoperta e piantare un po’ di belle essenze??)
qualche vaso qui e là, una lastra di marmo a mò di panchina ma soprattutto tante belle rastrelliere per bici e voilà la riqualificazione urbana è servita!!!!
Considerato che la piazza è situata a poche decine di metri dalla cattedrale e che tutti i pulman turistici sostano su quel tratto di Via Papireto, mostrando al primo sguardo dei turisti proprio la decadenza di questa piazza, mi pare che sia anche un po’ tardivo come intervento. Certo il comune dovrebbe poi chiarire cosa vuole fare con tutte le macchine posteggiate a coprire ogni metro quadro libero della piazza, e della montagna di immondizia, comprendente quasi sempre mobili ed elettrodomestici di ogni genere, nonché lastre o vasche in eternit; per non parlare di tutti i signori possessori di cani che tappezzano marciapiede e acciotolato con gli escrementi dei loro “adorati” animali…
Se non si è capito, sono molto dubbioso sulla possibilità della riqualificazione della piazza!
Purtroppo di autentiche vergogne nei pressi della Cattedrale ce ne sono parecchie. Sarà banale dirlo, ma credo andrebbe incessantemente rimarcato lo stato ignominioso in cui tuttora versano il Palazzo dei Ventimiglia Marchesi di Geraci e il Palazzo Papè di Valdina. Visto che si fa riferimento ad “interventi tardivi”, questi dovrebbero essere i primi ad essere menzionati, dato che non si muove foglia dal 1943! Non ci sono giustificazioni che reggano. Non è accettabile. È impossibile che non ci sia modo di reperire i fondi
la cosa assurda e’ la BARACCOPOLI di 1 Piazza Domenico Peranni uno schifo vergogna a due passi dalla Cattedrale con quel orrendo mercato delle pulci che si potrebbe spostare in periferia.
La Piazza Papireto fu’ già’ recuperata dalla Giunta di Diego Cammarata ,non serve far finta di mettere qualche cazzuola di calce o basola.
Se si vuole davvero recuperare si recuperasse quello schifo di Piazza Domenico Peranni e’indegno per una città’ civile europea
Basta fumo negli occhi…
In effetti è indecoroso. Non si presenta in maniera diversa da una qualsiasi baraccopoli. Ciononostante non credo che la soluzione sia spostarlo. Il Mercato delle pulci, lì dove si trova, ha ormai una sua storia. Basterebbe un progetto ad hoc volto a smantellare e sostituire le baracche in lamiera, magari rievocando il passato liberty. Torno spesso a sostenere che Palermo avrebbe bisogno di riallacciare le fila di un discorso interrotto, anche per guarire dalle ferite degli anni ’60/ ’70. Non dovrebbe trattarsi di una sterile imitazione passiva. D’altra parte il contesto di oggi è completamente diverso da quello storico che generò il liberty. Potrebbe però configurarsi come un nuovo movimento, una sorta di neoliberty contemporaneo. Nella storia dell’arte le rievocazioni originali degli orientamenti del passato ci sono sempre state, per cui non dovrebbe esserci niente di scandaloso. Per una cosa del genere, se non Palermo, quale altro luogo? Se solo si avessero visionarietà e coraggio…
Athon, hai avuto un’idea meravigliosa per il Mercato delle Pulci!
Come la vedresti una serie di serre piccole-medie, di quelle usate per farci crescere le piante, costruite in metallo e vetro in stile Art Nouveau e da dentro le quali si vedrebbero i grandi alberi maturi che sovrastano il Mercato?
Provo ad immaginare….e lo vedrei grazioso. Comunque in merito a queste cose sono spesso i dettagli a fare la differenza. Chi del campo di sicuro potrebbe sbizzarrirsi. Mi chiedo se chi di dovere ogni tanto ci legga, giusto per cogliere eventualmente qualche spunto. Ribadisco la convinzione relativa al fatto che Palermo, proprio per elaborare finalmente il “lutto” tuttora irrisolto legato al sacco, avrebbe bisogno di generare un nuovissimo movimento artistico, e l’ideale, ai fini di un vitale riscatto, sarebbe proprio una sorta di neoliberty contemporaneo. Penso per esempio alla cosiddetta “arte ludica” con cui ormai anni fa hanno “sistemato” il Foro italico, e di cui oggi rimangono solo alcuni “birilli” scoloriti. Un nonsense totale! Penso che quella soluzione non abbia lasciato niente di sostanziale e che non c’entrasse nulla con la memoria e l’indole di Palermo. Se avessero puntato ad un recupero “liberty”, con gazebo in ferro e vetro, palchetti, lampioncini e via dicendo, oggi avremmo un’area meravigliosa, emblematica di un riscatto del sé.
Purtroppo di autentiche vergogne nei pressi della Cattedrale ce ne sono parecchie. Sarà banale dirlo ma credo andrebbe incessantemente rimarcato lo stato ignominioso in cui tuttora versano il Palazzo dei Ventimiglia Marchesi di Geraci e il Palazzo Papè di Valdina. Visto che si fa riferimento ad “interventi tardivi”, credo che questi dovrebbero essere i primi ad essere menzionati, dato che non si muove foglia dal 1943! Non ci sono giustificazioni che reggano. È una cosa inaccettabile. È impossibile che non ci sia modo di reperire i fondi necessari al loro recupero. Sono pesantissime vergogne nel cuore di Palermo, per di più in una via centralissima e frequentatissima.
Filotramviaria è basilea
Speriamo che le auto non ci tornino. In uno di queo palazzi c’era nata mia nonna